Pochi immobili in locazione e accesso al reddito ridotto
Dati degli sfratti in continuità con gli ultimi anni, con picchi per le esecuzioni che si spiegano, in molti casi, con un ampio arretrato. "Il grande problema è che non ci sono immobili in locazione a sufficienza rispetto alla domanda", sottolinea Simone Cardin (nella foto) di Sunia Brescia. Incide l’aumento dei flussi turistici, che porta molti proprietari a optare per contratti d’affitto brevi: un trend che, ad esempio, nel Bresciano è cresciuto in occasione dell’anno di Capitale della Cultura, e che è evidente anche a Bergamo. Altro fattore importante è quello dei costi: i dati dell’indagine curata dall’Ufficio Studi del Sunia nazionale utilizzando i dati dell’Omi sul mercato immobiliare nei comuni capoluogo di provincia, nel periodo compreso tra il 2018 e il 2024, confermano mediamente un aumento dei canoni di locazione e, in alcune realtà , una riduzione dei contratti a canone concordato a favore dei contratti transitori e dei contratti ordinari a lungo periodo. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it
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Il fronte delle agenzie. Pochi immobili disponibili. Si pensa di più a vendere
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