Crepet | Manifestare contro la guerra è un diritto ma non si rompono le vetrine delle banche e non si blocca il treno di un povero pendolare
Non è la prima volta che Paolo Crepet prende posizione, ma questa volta lo fa collocando il presente in una prospettiva lunga, intervenendo a RadioRadio. Guardando al 2025, ammette: “ Trent’anni fa non avrei mai pensato di arrivare al 2025 con così pochi diritti tra i cittadini della Terra ”. Il punto non è solo la repressione esercitata dai regimi autoritari. C’è un’altra forma di controllo, meno riconoscibile, che riguarda la possibilitĂ stessa di pensare. La tecnologia digitale, secondo Crepet, ha reso il pensiero un bene riservato a pochi, producendo una forma di omologazione culturale che restringe gli spazi di libertĂ . 🔗 Leggi su Orizzontescuola.it
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Video. GUARDA: Centinaia di persone manifestano a Nairobi contro la guerra a Gaza - Domenica, centinaia di persone hanno marciato e sfilato per Nairobi in una protesta di solidarietà con i palestinesi, mentre la guerra a Gaza continua a mietere un alto numero di vittime civili. Si legge su it.euronews.com
Crepet: «Non dobbiamo abituarci alla guerra, i giovani devono tornare a pensare e ad essere ribelli» - Il noto psichiatra, sociologo, educatore, scrittore sarà giovedì 10 luglio ad Ascoli Piceno in piazza del Popolo alle 21 e il 25 luglio alle 21 ad Ancona all’Arena sul ... Si legge su ilmattino.it