L' antimafia rossa riscopre Caivano solo grazie alle urne
È bastato il bossolo di un proiettile (e il voto alle Regionali) per risvegliare la sonnacchiosa antimafia della Campania e riportarla, purtroppo solo idealmente, nell'ex periferia degradata di Caivano. Al povero don Maurizio Patriciello (foto) non sarà parso vero di ricevere così tanto affetto e tanta solidarietà dai politici locali del centrosinistra dopo la storiaccia del bossolo che gli ha consegnato brevi manu Vittorio de Luca, il suocero di un boss del clan Ciccarelli cacciato dall'ex piazza di spaccio più grande d'Europa dopo il repulisti voluto dal governo di Giorgia Meloni. Al di là del cascame giudiziario, con il 75enne postino con problemi psichiatrici (un anno fa era già stato fermato in chiesa con un coltello) che una volta arrestato per "atti persecutori aggravati dal metodo mafioso" ai carabinieri avrebbe detto in modo sibillino "non posso dirti chi mi manda o m'ammazzano", la verità è che il "metodo Caivano", che il governo ha intenzione di esportare in altre sette periferie degradate, funziona. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it
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Salerno, maxi blitz antimafia: 88 arresti e sequestri per 2 mln. Il Prefetto, “Plauso alle forze dell’ordine” - facebook.com Vai su Facebook
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