I bipopulisti gli autoritari i Cortés digitali e il dramma dei liberali di tutto il mondo

La sconfitta della sinistra nelle Marche, l’ennesima illusione di conquistare un piccolo Ohio nostrano, era scritta da tempo, e non è servita nemmeno  la surreale curvatura finale alla Monty Python del candidato Matteo Ricci («le Marche riconosceranno lo Stato di Palestina») a far cambiare rotta alla flottilla del campo largo. Oggi in Italia Giorgia Meloni e la sua alleanza di destra non hanno alternative politiche all’altezza, il campo largo non ha i numeri, le idee e i leader in grado di contrastarli, malgrado Matteo Renzi, uno che però di solito ci vede lungo, continui a sostenere (ieri sul Foglio) che quella intrapresa da Elly Schlein è la strada giusta per battere Meloni, a maggior ragione se Roberto Vannacci dovesse rompere la maggioranza con una mossa alla Nigel Farage nel Regno Unito, cioè dividendo il proprio schieramento con una scissione, facendolo perdere alle elezioni, per poi ereditare, al giro successivo, la leadership della destra. 🔗 Leggi su Linkiesta.it

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bipopulisti autoritari cort233s digitaliSenza alternativa I bipopulisti, gli autoritari, i Cortés digitali, e il dramma dei liberali di tutto il mondo - L’onda sovranista soffia forte da Washington a Roma, e l’unica risposta che arriva dall’opposizione è una minestra di slogan, radicalismi e suicidi di corrente. Segnala linkiesta.it

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