Abu Mazen dice sì al piano Trump | Pronti a riforme per governare Gaza Qatar e Turchia in pressing su Hamas | Sta valutando
Il giorno dopo l’annuncio dell’ accordo su Gaza tra Stati Uniti, Israele e Paesi arabi crescono le pressioni su Hamas perchĂ© dia a sua volta il benestare all’intesa che prevede il cessate il fuoco immediato e l’apertura di una nuova fase per la Striscia dopo due anni di guerra. Come confermato ieri dallo stesso Donald Trump, infatti, la Casa Bianca ha elaborato e poi sottoposto il piano in 20 punti a Israele e ai partner arabi e musulmani della regione: ora che è arrivato il loro sì, il pacchetto verrĂ presentato a Hamas in formato – di fatto – «prendere o lasciare». Se ne occuperanno i Paesi della regione con le relazioni piĂą strette con la milizia palestinese: il Qatar, tornato al ruolo di mediatore dopo le scuse di Benjamin Netanyahu per l’attacco a Doha di inizio mese, e la Turchia, invitata ad unirsi ad un incontro stasera con la leadership di Hamas. 🔗 Leggi su Open.online
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Il leader dell’Anp Abu Mazen nel suo discorso all’Onu si dice pronto a lavorare anche con Trump per governare Gaza e un futuro Stato di Palestina “senza Hamas, che dovrà consegnare le armi” - X Vai su X
VIA LE BENDE DAGLI OCCHI Riconoscere la Palestina vuol dire riconosce Hamas? No! Le parole di Abu Mazen indicano una soluzione politica. Se ci si ostina a non vederla si è davvero tutti poco credibili, Italia compresa. - facebook.com Vai su Facebook
Assemblea Onu, Abu Mazen: "Da due anni i palestinesi a Gaza vivono un genocidio" - Il leader dell'Anp, che è intervenuto in videocollegamento dopo che l'amministrazione Trump gli ha negato il visto, ha aggiunto che il conflitto nella Striscia "sarà ricordato come uno dei capitoli pi ... Lo riporta tg24.sky.it
Abu Mazen all’Onu ha usato la chiave sbagliata: finché l’ordine non sarà ostaggi, sicurezza, riforme, e poi politica e riconoscimento, non potrà esserci un autentico ... - Abu Mazen ha ricordato alla sala dell’Onu che l’OLP ha riconosciuto Israele nel 1993, ha affermato di “rifiutare l’antisemitismo” e ha concluso con enfasi che Gerusalemme è “la nostra capitale eterna” ... Riporta israele.net