Fiere d’ottobre rito collettivo da cinque secoli

’Una fiera per di octo a Saxolo, libera da tutti li dacii de li loci de Vostra Excellentia.’. Correva l’anno 1503 quando Eleonora Bentivoglio, vedova di Gilberto I Pio e massima autorità cittadina in quanto reggente la signoria che allora governava il territorio, chiedeva il permesso ad Alfonso I d’Este di promuovere un appuntamento commerciale in grado di allargare il mercato che languiva, facendo di Sassuolo, per qualche giorno in ottobre, un porto franco. All’alba del XVI secolo, infatti, il commercio, ostacolato da dogane, dazi, tasse, balzelli, gabelle, misure e pesi diversi, viveva di produzioni destinate alla sussistenza e all’autoconsumo: la fiera, di contro, diventava occasione di scambio e commercio, di confronto e incontro e ancora quella, più di 500 anni dopo, è la matrice delle plurisecolari ‘fiere d’ottobre’ che animano il centro sassolese. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it

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fiere d8217ottobre rito collettivoFiere d’ottobre, rito collettivo da cinque secoli - Iniziate nel 1503, sono tra gli eventi più attesi in centro: oltre al commercio, per quattro domeniche protagonisti cultura e sport . Si legge su ilrestodelcarlino.it

Persone e saperi. Guardando al futuro : "Un rito collettivo di coesione sociale" - Da tredici anni Fondazione Carispezia sostiene il lavoro delle borgate "Iniziative fondamentali per la crescita e il dialogo tra generazioni". Riporta lanazione.it

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