Ammazzata dal re dei vini Una lite finita nel sangue In casa tracce di cocaina
PALAU (Gallura) Una lite finita con la morte di Cinzia Pinna. Questa è la spiegazione data agli investigatori da Emanuele Ragnedda, imprenditore del vino e reo confesso dell’omicidio. La 33enne di Castelsardo era scomparsa da Palau nella notte tra l’11 e il 12 settembre. Ragnedda ha indicato dove si trovava il cadavere nascosto e poi recuperato nella tenuta della sua azienda Concaentosa. Secondo la sua versione, avrebbe sparato più colpi di pistola contro la ragazza al culmine di un litigio, quando lei si sarebbe avvicinata a lui con un oggetto in mano. Ragnedda dice di aver sparato per paura. LE ANALISI SULLA POLVERE BIANCA Nel frattempo dal mattino di ieri il Ris di Cagliari è al lavoro nella tenuta tra Palau e Arzachena. 🔗 Leggi su Quotidiano.net
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Il 41enne di Arzachena, noto per la produzione di vini di lusso considerati tra i più costosi d'Italia, ha confessato l'omicidio di Cinzia Pinna. Leggi la notizia completa https://shorturl.at/0jJQZ - facebook.com Vai su Facebook
MIO FIGLIO GIOVANNI E’ STATO AMMAZZATO PIÙ VOLTE. La giudice di gara della Federciclismo, la testimone falsa Giulia Fassina (nonché esponente apicale di Confagricoltura Piemonte Torino, direttore del consorzio dei vini di Carema, Caluso, Canavese - X Vai su X
Ammazzata dal re dei vini. Una lite finita nel sangue . In casa tracce di cocaina - L’imprenditore reo confesso: "Ho sparato per difendermi, lei voleva colpirmi" . Da quotidiano.net