I Maga demonizzano l’empatia per normalizzare l’esclusione sistemica
Mariann Budde, prima donna a essere nominata, nel 2011, vescova episcopale di Washington, è il bersaglio perfetto di questi tempi: dichiaratamente progressista, favorevole al matrimonio omosessuale, i suoi sermoni riflettono spesso un’interpretazione moderna delle sacre scritture e della dottrina cristiana in chiave inclusiva. A gennaio ebbe il coraggio di esortare Trump – che con il suo vice J. D. Vance sedeva proprio di fronte a lei – a mostrare misericordia nei confronti «delle persone nel nostro Paese che ora hanno paura: bambini gay, lesbiche e transgender, sia nelle famiglie democratiche che in quelle repubblicane e indipendenti, che temono per la propria vita». 🔗 Leggi su Linkiesta.it
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Durante la trasmissione il matematico, commentando la morte di Charlie Kirk, aveva affermato che «sparare a Martin Luther King e sparare a un rappresentante Maga non è la stessa cosa» - facebook.com Vai su Facebook