Influenza e propaganda La Wagner tra Bangui e Bamako

Faustin-Archange Touadéra non ha dubbi, senza i russi e i ruandesi, la Repubblica Centrafricana sarebbe sprofondata nel caos durante le elezioni del 2020. È lui stesso a ricordarlo, in un’intervista al Financial Times: “Ho chiamato la Francia e l’Europa, ma solo Mosca e Kigali mi hanno detto: possiamo aiutarvi a difendere la democrazia e il popolo”. Il presidente centrafricano difende così la permanenza di circa 1.500 uomini legati al gruppo Wagner, oggi riorganizzati sotto l’etichetta Africa Corps, mentre si prepara a un terzo mandato a dicembre. La sua narrativa è lineare. I mercenari garantiscono sicurezza, aprono la strada a miniere e infrastrutture, e non significano sottomissione al Cremlino. 🔗 Leggi su Formiche.net

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Dopo Prigozhin: l'importanza del gruppo Wagner nella Repubblica Centrafricana.

Armi, soldi e propaganda. Così la Russia si è presa L’Africa - «il Gruppo Wagner lavora come un coltellino svizzero in Africa e ha una missione di influenza molto importante. Secondo panorama.it

La Wagner è nella Repubblica centrafricana per restarci - La politica del paese è in ostaggio degli uomini di Prigozhin, che all’azione militare uniscono quella della propaganda prorussa e antioccidentale. Si legge su ilfoglio.it

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