Cicciona fai schifo | il padre condannato per body shaming in famiglia
«Cicciona, fai schifo! Susciti repulsione in me e in chi ti guarda». Le offese ripetute ai familiari possono integrare il reato di maltrattamenti in famiglia. Lo dice una sentenza della Corte di Cassazione che risale al 15 settembre scorso. Il caso era quello di una condanna della Corte d’Appello di Venezia nei confronti di un padre che si rivolgeva così alla figlia di 11 anni. La frequenza reiterata è partita a gennaio e si è fermata a luglio 2020. Secondo i giudici, racconta Il Messaggero, il genitore «rivolgeva, con continuità, frasi denigratorie, ferendone la personalità e provocandone un regime di vita svilente, anche considerato la particolare vulnerabilità della stessa, all’epoca undicenne». 🔗 Leggi su Open.online
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«Mi hanno chiamata cicciona, hanno usato il cellulare come un martello sulla mia testa»: la barista aggredita dalle baby bulle a calci e pugni - facebook.com Vai su Facebook
«Cicciona, fai schifo»: il padre condannato per body shaming in famiglia; «Cicciona, dimagrisci». Body shaming in famiglia, la Cassazione: il padre va condannato; «Cicciona dimagrisci, fai schifo», papà condannato per maltrattamenti alla figlia di 11 anni: la Cassazione conferma la sentenza.
«Cicciona dimagrisci, fai schifo», papà condannato per maltrattamenti alla figlia di 11 anni: la Cassazione conferma la sentenza - Gli epiteti denigratori rivolti ai propri familiari in maniera ripetuta, anche se non si trasformano in veri e propri insulti, possono integrare il reato di maltrattamenti. Come scrive ilgazzettino.it
«Cicciona, dimagrisci». Body shaming in famiglia, la Cassazione: il padre va condannato - Gli epiteti denigratori rivolti ai propri familiari in maniera ripetuta, anche se non si trasformano in veri e propri insulti, possono integrare il reato di maltrattamenti. Segnala ilmattino.it