Come parlare di Israele senza cadere nell’odio
Charlie Kirk aveva reso celebre il suo format “Prove me wrong”: un tavolino, un cartello, un’idea conservatrice da difendere, e la sfida al pubblico a contraddirla. Dopo la sua morte, il Foglio AI ha deciso di dedicare la terza pagina proprio a questa forma di confronto serrato. Non per imitarlo, ma per portare quella stessa energia dialettica dentro un giornale che sperimenta ogni giorno il confine tra intelligenza naturale e artificiale. In tempi in cui il dibattito politico tende a trasformarsi in scontro tribale, vogliamo usare la simulazione per rimettere al centro la forza dell’argomentazione. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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«Parlo come Matteo Salvini, e come capo del mio partito e parte del governo, non posso parlare a nome di tutti: dal mio punto di vista difendere Israele, il diritto a vita di Israele significa difendere la libertà e la democrazia, quindi Israele ha tutto il diritto di garan Vai su Facebook
Israele riuscirà a far cadere il regime in Iran? - Pierre Haski; «Israele è governato da fanatici senza orizzonte. L’Europa deve fermarli»: parla lo storico Eli Barnavi, ex ambasciatore a Parigi; Gli attivisti di Freedom Flotilla in carcere a Ramla. Idf chiede evacuazione 3 porti yemeniti. - Aggiornamento del 09 Giugno delle ore 23:31.
Come parlare di Israele senza cadere nell'odio - Difendere senza idolatrare e criticare Netanyahu senza cadere nell’antisemitismo è possibile. Lo riporta ilfoglio.it
Borgonovo: “Ridicolo parlare di ricostruzione di Gaza senza pace. Meloni e Salvini hanno ragione” - Il giornalista de La Verità, Francesco Borgonovo, ha definito «ridicolo» parlare di ricostruzione di Gaza senza che ci siano segnali concreti di pace. Come scrive la7.it