Quei volti tra le croci ci parlano di pace

Per anni i resti dei soldati caduti nella Prima guerra mondiale hanno viaggiato da un luogo all’altro: dal fronte ai piccoli cimiteri di paese, poi nei grandi sacrari. Oggi, grazie anche all’impegno di tanti studenti, quelle vite tornano ad avere un nome e un volto, per ricordarci quanto sia preziosa la pace. 🔗 Leggi su Ecodibergamo.it

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Misteriosa e controversa, un’apolide che dall’Ungheria approda giovanissima in Italia per ritrarre le élite sacre e profane. Attraverso quei volti, borghesi e aristocratici, politici e intellettuali, ha immortalato un’epoca. Voleva essere una fotografa, ci è riuscita imponendosi in un mondo maschile con tutta la determinazione di cui era capace

quei volti croci parlanoQuei volti tra le croci ci parlano di pace - Per anni i resti dei soldati caduti nella Prima guerra mondiale hanno viaggiato da un luogo all’altro: dal fronte ai piccoli cimiteri di paese, poi nei grandi sacrari. Scrive ecodibergamo.it

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