Le performance e la body art di Silvia Mattioli quando la fotografia diventa teatro sperimentale
I nuovi mezzi espressivi appartengono all’arte contemporanea tanto quanto la possibilità di fondere tecniche diverse e analizzare tutto da prospettive inedite era stato il fulcro dei movimenti avanguardisti del secolo scorso; gli insegnamenti del passato possono dunque essere base intuitiva, concettuale e attuativa di tutti quegli autori che sconfinano dai canoni più tradizionali e dalla bidimensionalità della tela o delle superfici normalmente legate all’arte visiva, introducendo così anche l’azione, supplemento essenziale per rendere più viva un’opera, per mostrarne la possibilità di movimento, di illusione visiva o di massima resa di un tema che deve essere sviscerato. 🔗 Leggi su Lopinionista.it
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Simulacro l’opera di Silvia Rocchino che racconta la Bolivia multietnica; Soncino - Francesca Guarneri omaggia la Mille Miglia; La Body Art tra performance e scultura raccontata da Giovanni Morbin.
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La Body Art tra performance e scultura raccontata da Giovanni Morbin - Il 1 novembre, quando Giovanni Morbin va in pensione, cui fa da contraltare però proprio un’intensa attività espositiva. Secondo exibart.com