Gli antifa considerati terroristi e la libertà di parola alla maniera dei trumpiani
Ieri Donald Trump ha deciso che Antifa è «una delle principali organizzazioni terroristiche degli Stati Uniti». Lo ha scritto sul suo social Truth, in uno di quei proclami urlati e inconfondibili, avvertendo anche «coloro che finanziano Antifa», i quali saranno «indagati a fondo». Peccato che Antifa non sia un’organizzazione con una gerarchia chiara, ma una rete fluida di attivisti e gruppi locali. E non si capisce come l’Amministrazione Trump intenda applicare un provvedimento simile nei suoi confronti, non avendo una leadership da colpire. Ci sono nodi giuridici anche sulla possibilità di inserire il movimento in una lista di organizzazioni terroristiche interne. 🔗 Leggi su Linkiesta.it
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Giovane. Senza una diretta militanza politica, ma con apparenti simpatie antifasciste. Senza un passato che potesse farlo ritenere un soggetto pericoloso. È, ridotto all’osso, l’identikit di Tyler Robinson, 22 anni, l’assassino di Charlie Kirk, ennesimo lonely wolf, - facebook.com Vai su Facebook