La libertà d' espressione è sotto assedio? Perché il caso Jimmy Kimmel è un campanello d' allarme
Nei Late Night USA la libertà di espressione vacilla sotto il peso delle pressioni politiche: Jimmy Kimmel è sospeso, Stephen Colbert esce di scena, Jimmy Fallon resta l'ultimo baluardo. Ma cosa rimane del Primo Emendamento? "Dio è morto, Marx pure e anche io non mi sento molto bene". La battuta di Eugene Ionesco torna spesso utile negli ultimi tempi, soprattutto per fotografare l'attuale situazione negli Stati Uniti. In una svolta clamorosa per la TV americana, infatti, due dei più grandi talk show notturni sono stati rimossi dal palinsesto a poche settimane di distanza l'uno dall'altro. Dopo Stephen Colbert, ora ABC ha sospeso a tempo indeterminato il Jimmy Kimmel Live! per un commento sulla vicenda Charlie Kirk. 🔗 Leggi su Movieplayer.it
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Nel Paese che celebra la libertà di espressione in nome della quale è morto Kirk, cancellano il programma di Jimmy Kimmel perché ha criticato l'uso strumentale che i MAGA stanno facendo di questo caso. Trump esulta sui social. Non male per la più grande - X Vai su X
“In nome di Kirk”. In ricordo del difensore della libertà d'espressione, i trumpiani fanno il contrario. Decine di persone sono state licenziate in seguito ai loro commenti online sulla morte di Kirk. Di Paola Peduzzi - facebook.com Vai su Facebook