La promessa terapeutica di Neuralink si scontra con rischi di esproprio cognitivo

Il 30 gennaio 2024 il super miliardario americano Elon Musk annunciava al mondo che una delle sue societĂ  high-tech, Neuralink, aveva compiuto con successo il primo impianto di un dispositivo elettronico in un cervello umano. Secondo il messaggio, il paziente stava bene e i primi dati mostravano un promettente rilevamento di attivitĂ  neuronale.  Un’operazione complessa durata due ore, in cui un chirurgo ha effettuato una craniectomia, rimuovendo con un laser a femtosecondi un frammento di cranio grande quanto una moneta da due euro. A questa è seguita mezz’ora di lavoro di un robot per applicare al cervello 1. 🔗 Leggi su Linkiesta.it

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