Per raccontare la guerra bisogna usare le parole corrette
Le parole sono così importanti che in tutto l’Occidente ormai “Kiev” è identificata come ortografia desueta e filo-russa. «Bisogna usare le parole corrette per raccontare le cose», dice Olga Rudenko. Si vede nei suoi occhi che le cose che ha da dire sono molte, in quanto ucraina. Eppure, anche. 🔗 Leggi su Ilpiacenza.it
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220 reporter uccisi a Gaza dall’esercito israeliano in quasi due anni di guerra. Mai così tante vittime, nemmeno durante la seconda guerra mondiale. Ma raccontare resta l’arma più potente per formare coscienze e fermare propagande Vai su Facebook
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