I versi gelidi e taglienti di un Majakovskij d’amore di dolore e d’abbandono
Due opinioni d’autore che lo riguardano, nessuna lusinghiera. La prima è del severo e aristocratico Bunin. “Ieri ho preso parte all’incontro del Mercoledì”, scrive il nobel russo nel suo diario dei giorni maledetti, quelli della rivoluzione bolscevica, pubblicato su un periodico parigino nei primi anni Venti. “Molti i giovani presenti. Vladimir Majakovskij ha mantenuto un contegno abbastanza decente, benchĂ© non abbia fatto che ostentare la sua idiota sinceritĂ di giudizio: indossava una morbida camicia senza cravatta e portava il colletto della giacca sollevato, come quei tipi che abitano in squallide camere d’albergo e la mattina, mal rasati, si incamminano verso il cesso”. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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I versi gelidi e taglienti di un Majakovskij d’amore, di dolore e d’abbandono.
I versi gelidi e taglienti di un Majakovskij d'amore, di dolore e d'abbandono - Einaudi punta a riposizionare lo sguardo che da sempre si getta sul poeta russo, e propone "Di questo", lungo poema d'amore figlio della cocente separazione dall'amata Lili Brik. Secondo ilfoglio.it