Uccisa la libertà di parola
L'odio assassino ha colpito in fronte Charlie Kirk, giovane americano conservatore che si era macchiato della grave colpa di diffondere e difendere le idee del trumpismo. Certo, a sparare con un fucile di precisione è stato un cecchino che ancora non ha nome, ma quello che davvero ha ucciso Charlie Kirk sono state le raffiche di parole di odio con cui la sinistra progressista, democratica e illuminata, lo ha bersagliato per mesi facendolo diventare il simbolo del male assoluto. Il tiro al bersaglio continua anche da morto, e non soltanto in America. Campioni del politicamente corretto che ogni giorno in Italia si riempiono la bocca di buoni propositi ieri hanno dato il meglio di sé. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it
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