Vacanze finite promemoria legale per chi vuole insultare il capo

“Leccaculo” no, “testa di c.” sì, “co.one” forse. Motivo del contendere: le fatidiche ferie estive. E ora che siamo rientrati tutti al lavoro, sarebbe il caso di fare chiarezza (magari in previsione delle future vacanze natalizie). Peccato però che la legge, in tema di “insulti al superiore gerarchico” non sia né chiara né univoca. Insomma, il potere discrezionale del giudice, sul delicato fronte delle “offese al capo”, risulta particolarmente ampio. Non esistono certezze. E se poi mettiamo a confronto le sentenze emesse in nazioni diverse la questione si complica ulteriormente. L’estate appena trascorsa, ad esempio, è stata caratterizzata da tre verdetti che sembrano fare a cazzotti tra loro. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it

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