Uccisa a 21 anni la famiglia denuncia la madre del killer
Siamo al paradosso. La vittima non viene risarcita, mentre il suo assassino riceverà un indennizzo dallo Stato sullo sfondo di uno scontro fra madri. È l’epilogo del femminicidio di Sara Campanella, la studentessa ventiduenne uccisa brutalmente per strada il 31 marzo scorso da un suo corteggiatore ossessivo, Stefano Argentino, poco dopo aver concluso la lezione universitaria a Villafranca Tirrena (Messina). Un accoltellamento feroce solo perché la giovane aveva rifiutato le reiterate avance del compagno di banco. Il processo avrebbe dovuto prendere il largo in questi giorni davanti alla Corte d’Assise di Messina, ma Argentino, il 6 agosto, si è impiccato nel carcere di Gazzi. 🔗 Leggi su Quotidiano.net
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