Rose of Nevada recensione | il cinema che sussurra l’inquietudine alla Mostra di Venezia

Il silenzio, la memoria, il vuoto: questi sono i temi che permeano Rose of Nevada, film presentato nella sezione Orizzonti della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia 82, diretto da Mark Jenkin. Un’opera che non punta a rispondere, ma a interrogare. E che fa dell’assenza il suo vero protagonista. Un linguaggio spezzato per un territorio fuori dal tempo. Fin dalle prime immagini il film stabilisce una grammatica visiva fatta di imperfezione e suono “sporco”. La pellicola 16 mm granulosa, l’immagine tremolante, i montaggi (tagli netti e non raccordati) non sono meri espedienti estetici: sono il veicolo scelto da Jenkin per penetrare l’essenza di una storia che sembra sospesa tra ricordo e incubo. 🔗 Leggi su Spettacolo.periodicodaily.com

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Rose of Nevada, la recensione del film con George MacKay e Callum Turner a Venezia 82; Recensione: Rose of Nevada; Rose of Nevada.

Rose Of Nevada: recensione del film, da Venezia 82 - La recensione di Rose of Nevada, il film di Mark Jenkin è una storia in 16 mm, granulosa viva e imperfetta, da attraversare ... Riporta cinematographe.it

Scritto, diretto, fotografato (in 16 mm), montato, musicato e post-prodotto da Mark Jenkin: un viaggio nel tempo in bilico tra sci-fi e folk horror, a volte confuso ma con un ... - Il titolo ci informa della vera protagonista del film: Rose of Nevada è una barca che non c'è più, un fantasma dei mari dispersa dall'agosto 1993, che forse giace nei fondali come la targa che, nella ... Secondo mymovies.it

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