Serve un prete che parli spagnolo Alcaraz e la benedizione prima della finale agli Us Open | Il segreto della vittoria non è stato il servizio – Il video
Dietro la cavalcata di Carlos Alcaraz agli Us Open che gli è valsa la riconquista della prima posizione nel ranking Atp non ci sono solo un gioco più vario di quello di Sinner, la capacità di reinventarsi e adattarsi all’avversario e una condizione fisica eccezionale. C’è anche un incontro voluto e cercato dallo stesso Alcaraz che si intreccia con la sua profonda fede. Alla vigilia del torneo, il team di Alcaraz ha infatti chiamato la Cattedrale di San Patrizio, a due passi dall’hotel sulla Fifth Avenue: «Serve un sacerdote che parli spagnolo». A rispondere è stato don Luigi Portarulo, 38 anni, originario di Bernalda in Basilicata, prete dal percorso particolare, già al servizio di tre Papi, con un passato da attaccante nella squadra di calcio del Vaticano e da due anni a Manhattan. 🔗 Leggi su Open.online
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