Un libro tra strazio e speranza | Digiunare e farmi del male? Solo modi per chiedere aiuto
MANERBIO (Brescia) "Ho passato gran parte della mia vita a riconoscermi nel dolore: mi definiva, mi faceva sentire capita, a mio agio, in qualche modo speciale". A raccontarsi tra strazio e speranza è Clara Tinti, studentessa sedicenne di Manerbio. Lo fa nel suo primo libro “Cadono Pezzi di Me“ che ripercorre i disturbi alimentari e l’ autolesionismo, tali da farla arrivare nel reparto di Neuropsichiatria degli Spedali Civili. Il suo obiettivo è essere d’esempio e sostegno per chi vive una situazione analoga e forse non riesce a chiedere aiuto. Nelle pagine edite da Gam Edizioni e da Nadia Mena, il percorso di rinascita si realizza per la forza che Clara ha scoperto di avere e il sostegno della famiglia ma anche grazie alla psichiatra Federica Pagani, responsabile dell’ambulatorio di Neuropsichiatria infantile per i disturbi della nutrizione e alimentazione dei Civili di Brescia. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it
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LA LEVATRICE, BIBBIANA CAU. Questo libro non mi ha presa fin da subito, ma dopo un centinaio di pagine (sono 380). L'ho trovato inizialmente un po' lento, non mi convinceva del tutto, poi invece mi ha coinvolta e mi è piaciuto. È la storia di Mallena, llevado Vai su Facebook
Un libro tra strazio e speranza: Digiunare e farmi del male?. Solo modi per chiedere aiuto.
Un libro tra strazio e speranza: "Digiunare e farmi del male?. Solo modi per chiedere aiuto" - In quattro mesi nel Centro Pilota di Gussago ha trovato la voglia di scrivere la sua storia. ilgiorno.it scrive