Carlo Acutis e quella parola quasi dimenticata che ci ricorda il valore di essere umani | santità
Roma – La santità, parola antica e quasi impronunciabile nel nostro lessico secolarizzato, resta tuttavia un enigma che attraversa i secoli: è l’irruzione di un senso più grande dentro la fragilità dell’umano, il segno che non tutto può essere calcolato o replicato. In un tempo in cui l’intelligenza artificiale apprende, imita, traduce persino i moti dell’anima, si fa urgente chiedersi: che cosa significa oggi essere santi? È da questa domanda che affiora la figura di Carlo Acutis. Non tanto come icona da venerare, ma come provocazione: un adolescente cresciuto nella cultura digitale che seppe guardare oltre lo schermo e usare la tecnologia come strumento di bene. 🔗 Leggi su Quotidiano.net
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Carlo Acutis e quella parola quasi dimenticata che ci ricorda il valore di essere umani: santità; XXIII domenica del Tempo Ordinario – Santa Messa e canonizzazione; Carlo Acutis, il santo dei social per la Chiesa di oggi.
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