Flirtare con ChatGPT è un’educazione sentimentale senza emozioni autentiche
Non si può arrivare dritti al punto con ChatGPT. Meglio flirtare un po’, prima, spiega Robin, diciottenne argentina che, insieme alla sua cerchia di amici, ha provato ad abbattere le barriere (etiche?) del chatbot. L’obiettivo? Una sessione di sexting. Le conversazioni spinte sono subito aggirate dalla cautela di ChatGPT che non s’è mostrato, però, restio nel trovare, insieme a Robin, un’altra soluzione per accontentarla. Un atteggiamento assertivo, quello dell’intelligenza artificiale generativa, programmata per rispondere alle domande degli utenti. Il chatbot si presta perfettamente alle esigenze dei nativi digitali, essendo un modello linguistico in grado di dialogare nella dinamica uno a uno. 🔗 Leggi su Linkiesta.it
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Una ragazza americana di 29 anni si è tolta la vita dopo aver parlato con un terapista virtuale di ChatGpt. La storia, drammatica, è stata raccontata dalla madre della vittima in un articolo apparso sulla sezione "opinion" New York Times intitolato «What my dau Vai su Facebook