Washington boccia il Ponte sullo Stretto | Non è una spesa militare

Che si potesse inserire il costo del ponte di Messina nel computo della percentuale di Pil dedicata alle spese militari era qualcosa di creativo ma tutto sommato realistico. Ma il governo, dopo un severo rimbrotto da parte di un funzionario statunitense, ha dichiarato che ciò non avverrà. Tuttavia, nonostante quanto è stato detto all’ambasciatore statunitense presso l’Alleanza, Matthew Whitaker, è difficile negare che il ponte sullo Stretto di Messina non abbia un valore militare strategico per il nostro Paese. Bisogna ricordare che gli Alleati della Nato avevano deciso che il 3,5% di aumento sarebbe stato speso per sistemi e mezzi d’arma, mentre il restante 1,5% avrebbe potuto essere speso per creare o proteggere le infrastrutture critiche, difendere le nostre reti informatiche, garantire la preparazione e la resilienza civile, per favorire l’innovazione e rafforzare l’industria della difesa. 🔗 Leggi su Panorama.it

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Washington boccia il Ponte sullo Stretto: «Non è una spesa militare»; Ponte sullo Stretto: castello di bugie, ora decide la Corte dei Conti; La NATO boccia il Ponte di Salvini e Meloni: crolla anche la favola della strategicità militare”.

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