Il thriller di Van Sant | Un rapitore folle e umano
Come un film di Quentin Tarantino – per le atmosfere anni Settanta, le auto, i vestiti, persino il ritmo cinematografico – ma senza il cinismo di Tarantino. È un thriller, ma con un afflato umano che lo arricchisce, lo ingentilisce, Dead Man’s Wire di Gus Van Sant, presentato ieri fuori concorso alla Mostra. Siamo a Indianapolis, è il febbraio del 1977, un uomo visibilmente agitato, forse disturbato, entra nel palazzo di un istituto bancario che gestisce prestiti. Il presidente dell’azienda, interpretato da un Al Pacino strepitoso come sempre, è in vacanza in Florida; in sede è rimasto il figlio. 🔗 Leggi su Quotidiano.net
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Il marchio di Gus Van Sant, nella storia e nella scelta dei personaggi da raccontare, ma questa volta secondo canoni differenti rispetto alla sua filmografia Con "Dead Man's Wire", il regista si cimenta con un crime-thriller in cui, come è solito fare, dà voce a u Vai su X
VENEZIA | Van Sant: 'In Dead Man's Wire un uomo anti sistema'. Al regista fuori gara al Lido il Campari Passion for film Award. #ANSA #Venezia82 Vai su Facebook
Il thriller di Van Sant: Un rapitore folle e umano; Van Sant, 'In Dead Man's Wire un uomo anti sistema'; Gus Van Sant a Venezia con “Dead Man’s Wire”: «Il mio film attuale e forse scomodo».
Il thriller di Van Sant: "Un rapitore folle e umano" - Come un film di Quentin Tarantino – per le atmosfere anni Settanta, le auto, i vestiti, persino il ritmo cinematografico – ma senza il cinismo di Tarantino. msn.com scrive
Il sequestro di Tony Kiritsis raccontato da Gus Van Sant nel thriller Dead Man’s Wire presentato a Venezia 2025 - Il film di Gus Van Sant racconta il sequestro del 1977 a Indianapolis, esplorando crisi economica, disperazione personale e tensioni sociali ancora attuali attraverso un thriller noir con elementi di ... Lo riporta gaeta.it