Emilio Fede mi trattava male perché mi voleva bene Quando gli dissi che avevo firmato con la Rai mi tirò dietro una macchina da scrivere | il ricordo di Paolo Brosio

All’indomani della morte di Emilio Fede, Paolo Brosio lo ricorda con numerosi aneddoti legati agli anni in cui ha lavorato per l’ex direttore del TG4: “Emilio Fede è stato un grande maestro di giornalismo. Mi trattava male, mi cazziava, è vero, ma lo faceva perché mi voleva bene “. “Quando gli dissi che avevo firmato con la Rai e che avrei lavorato con Fazio per Quelli che il calcio mi tirò dietro una macchina da scrivere e per poco non colpì la sua segretaria “, ricorda, come riporta l’Ansa. “Il nostro era un rapporto di amore e odio. Lui era professionalmente innamorato di me, perché gli ricordavo lui da giovane, e mi ha modellato come argilla da bravo cronista”. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it

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Ora che è morto, dopo un tramonto malinconico e doloroso, ci sarà chi lo celebrerà e chi continuerà ad odiarlo. A me, la parabola di Emilio Fede, dice queste cose. - che dedicare tutta la tua vita per servire e riverire un capo è tanto sbagliato quanto idiota. La g Vai su Facebook

Addio a Emilio Fede, virtù e cadute di un giornalista-personaggio; Emilio Fede morto, Paolo Brosio: «Quando gli dissi che avevo firmato per la Rai e Fabio Fazio, mi lanciò una macchina da scrivere in testa»; Emilio Fede morto a 94 anni, l'ultima intervista : «Berlusconi meritava il Quirinale».

“Emilio Fede mi trattava male perché mi voleva bene. Quando gli dissi che avevo firmato con la Rai mi tirò dietro una macchina da scrivere”: il ricordo di Paolo Brosio - Il giornalista ricorda con commozione il suo ex direttore: "Rapporto di amore e odio, ma era professionalmente innamorato di me" ... Si legge su ilfattoquotidiano.it

Emilio Fede morto, Paolo Brosio: «Quando gli dissi che avevo firmato per la Rai e Fabio Fazio, mi tirà una macchina da scrivere in testa» - Mi trattava male, mi cazziava, è vero, ma lo faceva perché mi voleva bene. Lo riporta msn.com