L’Étranger | recensione del film di François Ozon – Venezia 82
Albert Camus, chiamato a sintetizzare il senso del suo romanzo più celebre, scriveva: « Qualsiasi uomo che non piange al funerale di sua madre rischia di essere condannato a morte ». Con questa frase si entra subito nel cuore de L’Étranger, opera cardine della letteratura del Novecento, che François Ozon ha scelto di adattare e presentare in concorso a Venezia 82. Una sfida enorme, considerato che ogni lettore si è già costruito un suo Meursault interiore, e che dal 1967 – anno del film di Luchino Visconti con Marcello Mastroianni – nessun altro regista aveva più tentato un confronto diretto con il testo. 🔗 Leggi su Cinefilos.it
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