Dead Man’s Wire | recensione del film di Gus Van Sant – Venezia 82

Gus Van Sant ha fatto divertire tutto il pubblico di Venezia 82 con la presentazione fuori concorso del suo Dead Man’s Wire, ispirato all’assurda storia vera di Anthony Kiritsis, uomo di Indianapolis che, nel 1977, prese in ostaggio il broker e direttore di banca Richard Hall con un fucile a canne mozze calibro 12 collegato tramite un cavo teso dal grilletto al collo dell’uomo. Il regista di Elephant e Da morire racconta con un’energia e un senso del ritmo travolgente il disperativo tentativo di uomo che ha cercato di riprendere il controllo di una situazione in cui si sentiva soltanto sfruttato. 🔗 Leggi su Cinefilos.it

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Venezia 82, la conferenza stampa di Dead Man’s Wire di Gus Van Sant: “la storia di chi non ce la fa più”

Dead man’s wire: la nuova commedia di gus van sant tra risate e crimine

dead man8217s wire recensioneDead Man's Wire, un film teso como un cavo, sul confine tra vittime e carnefici e sui risvolti nascosti della cronaca che nutre i tabloid - Gus Van Sant racconta un sequestro realmente accaduto nel '77. Riporta mymovies.it

dead man8217s wire recensioneDead Man’s Wire, di Gus Van Sant - Dead Man’s Wire di Gus Van Sant, è la ricostruzione di una storia vera, che racconta gli abusi del capitalismo. Si legge su sentieriselvaggi.it

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