La Napoli irreale di Rosi | È una città legata al sole Io la vedo in bianco e nero
"Napoli è una città senza fine, che mescola mille cose insieme, mille tempi. Quando abbiamo cominciato a filmarla, abbiamo capito che ogni inquadratura contiene anche ciò che non si vede. È come nella musica: la musica è anche nello spazio di silenzio fra una nota e l’altra". È una Napoli in bianco e nero, immersa in un tempo sospeso, quella che filma Gianfranco Rosi in Sotto le nuvole, ieri in concorso alla Mostra del cinema di Venezia. È un mosaico di volti e di luoghi, è il racconto di una città complessa, nelle cui strade Rosi si è perduto per tre anni. Leone d’oro per Sacro GRA nel 2013 e Orso d’oro con Fuocoammare nel 2016, Rosi cerca, come sempre, un cinema che mescola cronaca e poesia, dove il reale è talmente reale da sembrare irreale, onirico. 🔗 Leggi su Quotidiano.net
© Quotidiano.net - La Napoli (ir)reale di Rosi: "È una città legata al sole. Io la vedo in bianco e nero"
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19 AGOSTO 2020 Era piena estate, ma le strade erano vuote, sospese nel silenzio irreale che quel periodo ci aveva regalato. Alle 3 di notte la chiamata di Stefy: "Vieni, ci siamo". Corsi verso Napoli con la sensazione che il mondo intero si fosse fermato ad Vai su Facebook
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