La Russia ha scherzato su Bitcoin La retromarcia del Cremlino
Fermi tutti. Falsa partenza della Russia sulle criptovalute, con la ragionevole prospettiva che si sia trattato di un bluff o poco di più. E pensare che, come raccontato da questa testata, solo pochi mesi fa sembrava che Mosca fosse intenzionata a rivedere le proprie posizioni, da sempre contrarie a ogni forma di moneta virtuale, aprendo la strada alla commercializzazione di cripto-asset. Addirittura, il progetto pilota prevedeva il coinvolgimento niente meno che di Sberbank, la prima banca russa. Doveva essere proprio lei ad aprire le transazioni in criptomonete, anche e non solo per aggirare le sanzioni mosse contro la Russia, nel tentativo di pagare fornitori e muovere capitale senza dare troppo nell’occhio. 🔗 Leggi su Formiche.net
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