La gioia recensione | incubi travestiti da sogni O del perché il film di Gelormini è un grande horror
Valeria Golino, Saul Nanni, Jasmine Trinca, Francesco Colella. Un quadrato di solidi interpreti per un'opera che smuove, inquieta e spaventa. Nicolangelo Gelormini, per quasi due ore, ci trascina in un buco senza fondo, fetido e terrificante. Estrapola l'orrore, lo plasma, lo addomestica portandolo ad un livello più alto, sfiorando i picchi del miglior racconto cinematografico ispirato al vero. La gioia - presentato alle Giornate degli Autori 2025 - è un ottimo film. Lo è nella regia, nella scrittura, nelle interpretazioni. Il tempo e lo spazio, e poi l'ossatura gigantesca di un film capace di "produrre un'irreversibile collisione", per citare le note dell'autore napoletano. 🔗 Leggi su Movieplayer.it
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La gioia, recensione: incubi travestiti da sogni. O del perché il film di Gelormini è un grande horror - Un quadrato di solidi interpreti per La gioia di Nicolangelo Gelormini, un film che smuove, inquieta e spaventa. Come scrive movieplayer.it