Foto rubate dai social e usate su siti per adulti | la denuncia delle donne Non siamo oggetti sessuali
Roma, 27 agosto 2025 – Più che un vaso di Pandora. Il recente caso della pagina Facebook Miamoglie, scoperta da una influencer e chiusa da Meta, ha scoperchiato un abisso di nefandezze morali e dato il via alla caccia alle streghe. E di streghe (sarebbe meglio dire apprendisti stregoni), purtroppo, come si è scoperto, il web è pieno. Da Telegram ai siti per adulti che condividono foto e video intimi, rubati dai profili social o scattati a insaputa delle donne. Come se l’ingordigia di voyeur famelici non potesse arrestarsi un istante e avesse bisogno di alimentarsi di sempre nuove immagini, e nuove inconsapevoli prede. 🔗 Leggi su Quotidiano.net
© Quotidiano.net - Foto rubate dai social e usate su siti per adulti: la denuncia delle donne. “Non siamo oggetti sessuali”
In questa notizia si parla di: rubate - social
Foto rubate dal mio profilo social e usate su siti per adulti: la denuncia di Anna Pittureri
Lo scandalo social “Mia moglie”, la testimonianza: «Ho scoperto di essere nel gruppo, mi sono sentita spezzata» Meta ha chiuso il gruppo in cui venivano pubblicate le foto rubate a mogli e fidanzate dove commentavano 32mila iscritti. Fioccano le denunce all Vai su Facebook
Il business delle auto rubate: come venivano “ripulite” e reimmesse sul mercato tra Lazio e Campania https://ilfaroonline.it/2025/08/20/il-business-delle-auto-rubate-come-venivano-ripulite-e-reimmesse-sul-mercato-tra-lazio-e-campania/615934/?utm_source= Vai su X
Foto rubate dai social e usate su siti per adulti: la denuncia delle donne. “Non siamo oggetti sessuali”; Bologna, due arresti della Mobile in via Indipendenza. Il video della rapina; Foto rubate dal mio profilo social e usate su siti per adulti: la denuncia di Anna Pittureri.
Foto rubate dal mio profilo social e usate su siti per adulti: la denuncia di Anna Pittureri - Dopo il caso del gruppo Fb Miamoglie, la modella rilancia la petizione per chiudere un sito che diffonde immagini intime a insaputa delle donne. Scrive quotidiano.net