Cina | ricavi dell’editoria digitale raggiungono nuovo massimo nel 2024
I ricavi dell’industria cinese dell’editoria digitale hanno raggiunto un nuovo massimo di 1.750 miliardi di yuan (circa 245,9 miliardi di dollari) nel 2024, secondo un rapporto annuale sul settore pubblicato oggi. Questa cifra rappresenta un aumento dell’8,07% su base annua, con il fatturato digitale derivante da libri, giornali e riviste che ha mostrato costanti progressi, si legge nel rapporto presentato a Zhengzhou, capoluogo della provincia centrale cinese dello Henan, in vista della 15ma edizione della China International Digital Publishing Expo (CDPE). I settori emergenti hanno continuato a svilupparsi con solidita’ – con la crescita dei ricavi dei settori dei videogiochi online, dell’istruzione online e dell’animazione online che si sono rivelati particolarmente significativi, ha rivelato il rapporto. 🔗 Leggi su Romadailynews.it
© Romadailynews.it - Cina: ricavi dell’editoria digitale raggiungono nuovo massimo nel 2024
In questa notizia si parla di: cina - ricavi
Nvidia e AMD cederanno agli Usa il 15% dei ricavi delle vendite di chip in Cina, l'accordo con Trump
Nvidia e Amd pagheranno il 15% dei ricavi sulle vendite in Cina: accordo storico con Washington! #donaltrump #amd #nvidia #semiconduttori #chips #Dazi #semiconduttori #TradeWar #DigitalEconomy Vai su X
I pupazzi made in Cina oggi valgono più di Barbie, Transformers e Hello Kitty messi insieme, E Pop Mart, l’azienda cinese diventata celebre in tutto il mondo grazie alla sua bambola "brutta ma carina", ha annunciato un balzo dei ricavi del 204,4%, Vai su Facebook
La mossa senza precedenti di Trump: i gruppi che vendono chip alla Cina ... - In una mossa senza precedenti, l’amministrazione statunitense ha imposto ai grandi produttori Usa di semiconduttori Nvidia e AMD l’obbligo di versare al governo federale il 15% dei ricavi ... Riporta ilfattoquotidiano.it
La Cina insegna a cosa serve il pagamento digitale - La Cina insegna a cosa serve il pagamento digitale di Federico Rampini Precursore dell'innovazione, aveva sostituito la carta di credito con il telefonino già un decennio fa. Si legge su corriere.it