Il corpo di Sinigaglia non sarà recuperato ed ecco perché è la montagna a chiedercelo
Primo esempio: non sarà recuperato il corpo di Luca Sinigaglia, alpinista milanese morto sul Pobeda Peak (7.439 metri tra Kirghizistan e Cina) mentre tentava di raggiungere un'amica bloccata e che, con ogni probabilità, è già morta anche lei. I soccorritori erano pronti, ma l'autorizzazione del governo kirghiso è stata revocata senza spiegazioni com'è d'uso da quelle parti. La salma resterà lassù, e il gelo la conserverà intatta per decenni come pure accade a centinaia di alpinisti rimasti in quota. È relativamente normale, e va spiegato: in alta montagna non tutti i morti possono essere recuperati per via dei costi ma anche di logistica, di geopolitica e di sopravvivenza dei soccorritori: un corpo ghiacciato può pesare oltre cento chili e richiede una cordata di almeno otto uomini per essere trascinato, e, dai settemila in su, ogni sforzo in più significa rischiare seriamente la pelle. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it
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Missione dall’Italia per Luca Sinigaglia: “Riporteremo a casa il corpo dell’alpinista eroe”
Luca Sinigaglia, perché la missione di recupero è stata annullata ed il suo corpo non tornerà in Italia >> https://buff.ly/nSfBdon Vai su Facebook
==Non sarà recuperato il corpo di Luca Sinigaglia sulla vetta del Pik Pobeda Vai su X
Il corpo di Luca Sinigaglia non sarà recuperato | bloccata la missione italiana.
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