Il dadaismo di Wladimiro Falcone
Non c'è poi tanta differenza tra un portiere e un dadaista. I portieri da sempre fanno quello che il dadaismo ha provato a fare per poco. Dicevano di loro, i dadaisti, che il dadaismo è "un fenomeno che scoppia nella metà della crisi morale ed economica del dopoguerra, un salvatore, un mostro che avrebbe sparso spazzatura sul suo cammino. Un sistematico lavoro di distruzione e demoralizzazione. che alla fine non è diventato che un atto sacrilego". I portieri non dicono quasi mai qualcosa di loro, il loro è un mestiere e non un movimento artistico eppure fanno questo da sempre. Distruggono e demoralizzano, compiono atti sacrileghi nei confronti di ciò che dovrebbe essere il bello del calcio: il gol. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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