Gaza i reportage di Mariam Dagga uccisa nel raid sull' ospedale Nasser

Gli effetti della malnutrizione sui bambini della Striscia di Gaza, i soccorsi delle persone ferite nei raid israeliani, le corse disperate per gli aiuti umanitari, la distruzione di strade ed edifici, il lutto e i funerali di chi ha perso la vita dopo gli attacchi. Ecco alcune immagini dai reportage di Mariam Dagga, la giornalista 33enne che dal 2023 lavorava come freelance per Associated Press nella Striscia di Gaza e che è rimasta uccisa lunedì in un attacco dell’Idf sull’ ospedale Nasser di Khan Younis. Dagga, che ha un figlio di 12 anni evacuato da Gaza all’inizio della guerra, lavorava spesso al Nasser e recentemente aveva riportato le difficoltà dei medici dell’ospedale nel salvare i bambini dalla fame. 🔗 Leggi su Lapresse.it

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Almeno 1.760 palestinesi uccisi a #Gaza, da maggio, mentre cercavano aiuti. Responsabile l'IDF per la maggior parte dei morti. È la fotografia degli ultimi dati di @UNHumanRights. Il reportage dell'inviata @ragazzitahrir, ieri sul volo umanitario di un C-130 Vai su X

REPORTAGE I La corsa dei disperati tra le rovine di Gaza. La distruzione vista dal C-130 dell'aeronautica militare che lancia gli aiuti italiani (dell'inviato Lorenzo Attianese ) #ANSA https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2025/08/10/la-corsa-dei-disperati-tra-le Vai su Facebook

Onu: ospedali e reporter non sono bersagli. Parolin: allibiti; Gaza, raid sull'ospedale Nasser di Khan Younis: 20 morti, di cui 5 giornalisti. Condanna unanime - Netanyahu: Israele esprime profondo rammarico per il tragico incidente all'ospedale Nasser; La lettera-testamento di Mariam Abu Dagga, giornalista uccisa nel raid sull'ospedale di Gaza: «Figlio mio, tutto ciò che ho fatto era per te. Sii felice e brillante».

Gaza, la morte è ovunque: uno straordinario reportage - Uno spaccato di vita e, soprattutto, di morte, nell’inferno in terra chiamato Gaza. Riporta globalist.it

Reportage da Gaza, dove è più facile morire che sopravvivere - Gaza è a pochi passi, ma rimane inaccessibile: fuori da quel confine restano migliaia di tonnellate di aiuti umanitari. Secondo msn.com