La Rivoluzione sessuale 3.0 produce più soggetti disturbati di quanto non facesse la repressione
«Ricordo bene il mio primo rapporto sessuale. Conservo ancora la fattura». La vecchia battuta del comico americano Groucho Marx è perfetta per anticipare il tema: la normalizzazione della prostituzione e del porno. Entrambi ormai assimilati a qualsiasi altro servizio. Una sorta di commodity, libere prestazioni a pagamento il cui nuovo status è segnalato dalla scomparsa di espressioni postribolari. Già il termine “puttana” ha da tempo un significato estensivo, e di “zoccole” e passeggiatrici non se ne vedono più in giro. Le “battone” si sono ritirate dalle strade fisiche e ora battono quelle del web, ma col nome nuovo e scintillante di escort. 🔗 Leggi su Lettera43.it
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Sesso, potere, civiltà: perché la rivoluzione sessuale non è mai neutra
Ieri sera, a Trepuzzi, con Serena Dandini – amica preziosa – ho condiviso una conversazione che porterò nel cuore. A partire dal suo C’era la luna abbiamo attraversato il ’68, il corpo femminile, la rivoluzione sessuale. Abbiamo parlato delle fragilità che ogni Vai su Facebook
La Rivoluzione sessuale 3.0 produce più soggetti disturbati di quanto non facesse la repressione.
La Rivoluzione sessuale 3.0 produce più soggetti disturbati di quanto non facesse la repressione - Sicuri che con questo commercio di intimità siamo più liberi di prima? Lo riporta lettera43.it
La rivoluzione (sessuale) tradita - Panorama - La rivoluzione sessuale ha ferito l’amore, ha colpito ferocemente la famiglia ma non ci ha resi affatto più liberi. panorama.it scrive