Draghi certifica il declino dell’Europa ma lui non può chiamarsi fuori
Mario Draghi è tornato a parlare dal Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini, dalla stessa platea dove cinque anni fa diede sostanza al programma che avrebbe plasmato la sua agenda di governo dal febbraio 2021 al settembre 2022. Questa volta il suo bersaglio, nel discorso di venerdì, è stata l’Europa. Un’Europa vista come debole, chiamata a un ruolo ancillare, incapace di tenere una posizione solida o di giocare un ruolo nelle grandi crisi globali, che nel 2025 ha scelto di diventare consapevolmente comprimaria e ininfluente nella storia. Insomma, un’Europa ormai retrocessa nella Serie B delle potenze. 🔗 Leggi su It.insideover.com
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In arrivo il decreto che certifica l’aumento dei requisiti di vecchiaia e anticipata. Per sterilizzarli servono coperture ingenti. Rischio slittamento al 2026 Vai su Facebook
Draghi scuote l’Europa: cambio radicale o sarà il declino - Servono riforme, produttività, 800 miliardi di investimenti annui e il debito comune ... Da panorama.it
La scossa di Draghi all'Europa: riforme, debito comune e 800 miliardi ... - Draghi: “La procrastinazione ha prodotto solo una crescita più lenta e non ha certamente ottenuto più consenso. Si legge su ilsecoloxix.it