Certificazioni tessili per riconoscere la moda sostenibile | la guida
Il fast fashion rappresenta una vera e propria catastrofe ecologica, fra discariche larghe chilometri nei Paesi in via di sviluppo e inquinamento da solventi, vernici e microplastiche. Per non parlare dello sfruttamento dei lavoratori della filiera. Greenpeace ha lanciato una campagna per dire no al fast fashion e per promuovere l’acquisto consapevole degli indumenti, anche imparando a riconoscere le certificazioni tessili. La guida di Greenpeace è intitolata “Oltre il fast fashion, come vestirsi rispettando il pianeta”. Fast fashion fra inquinamento e sfruttamento. Il fast fashion è un’industria ad altissimo impatto ambientale e sociale: solo nell’Ue ogni anno finiscono tra discariche e inceneritori circa 5 milioni di tonnellate di vestiti e calzature, pari a 12 kg per persona, mentre a livello globale si stima che ogni secondo venga smaltito un camion di tessuti. 🔗 Leggi su Quifinanza.it
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