Un orco al Quadraro Storia di un orrore romano
L’orco ha una faccia di quelle che non ti dimentichi. Secco, nodoso, grifagno, sdentato, un gran nasone in caduta libera verso il labbro superiore ma soprattutto gli occhi: piccoli, cattivi, sospettosi, indagatori, con una luce di scaltrezza anche quando frigna e protesta la sua innocenza. L’orco piange, ride, mente, inganna: tutto a comando. Eccolo, Elvino Gargiulo, classe 1925, da Meta, vicino Napoli. Curriculum: pedofilo, molestatore, stupratore, pluriomicida. La sua storia: tre cadaveri fatti a pezzi, la figlia violentata e messa incinta, il figlio abusato, venduto a un pedofilo per poche migliaia di lire, costretto a mangiare topi per cena, iniziato all’alcolismo nella baracca degli Orrori dove, ogni sera, scorrevano fiumi di Tavernello e dove Luigina Giumento, 57 anni, la nipote Valentina, 10 anni, e Luca Amorese, 14 anni, detto “Il Pelè del Quadraro” sono stati assassinati, sezionati e bruciati. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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"Sarò io il tuo primo uomo". L'orrore del padre-orco sulla 12enne - orco sulla 12enne L'uomo, originario del Congo, si trova adesso a processo. Lo riporta ilgiornale.it
Quel colorato arcobaleno della memoria chiamato Quadraro - I murales del Quadraro a Roma non sono lo sfogo pittorico di casuali “verniciatori”, un po’ vandali, un po’ strampalati. Secondo ilmessaggero.it