L’altra Hiroshima | un’epopea ucronica tra amore guerra e sopravvivenza
Il maggiore Edward T. Houseman uscì dalla sua baracca, un tendone militare all’incrocio tra la 8th Avenue e la 125th Street nel quartiere della Columbia University, e si avviò lungo la carreggiata di corallo frantumato in direzione di Times Square. Erano le undici di sera, e stava sorgendo una mezza luna che tingeva l’isola di un grigio bluastro. Costeggiò una fila di capanni Quonset alla sua sinistra, alle spalle dei quali si allungavano chilometri di piste di atterraggio per i B-29. Alla sua destra c’erano il mare e la sua spiaggia preferita. Più avanti ancora, il punto più alto dell’isola, una collina nota come Monte Laso, dove i soldati giapponesi che erano stati abbandonati si nascondevano ancora nelle grotte. 🔗 Leggi su Linkiesta.it
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Il #9agosto del 1945, 80 anni fa, gli stati Uniti sganciavano la bomba atomica su #Nagasaki. Tre giorni dopo #Hiroshima, un nuovo drammatico episodio della Seconda Guerra Mondiale. Oltre 70 mila vittime, 75mila feriti. Nella città giapponese un minuto di Vai su Facebook
Solo adesso si sta cercando di disinnescare un'altra bomba in Giappone, devastante quasi quanto l'atomica: quella dell'emarginazione sociale per chi venne colpito. Il ruolo chiave della Chiesa Vai su X