Ricatto hard a un minore | Ora paga
"Domani lasciaci 30 euro sul bus, sennò diffonderemo le tue foto osè". Era questo il tenore dei messaggi Instagram che uno studente jesino, vittima di cyberbullismo, riceveva periodicamente da un anno ormai. All’inizio la vittima, per paura, ha lasciato dai 20 ai 30 euro ogni volta, ma poi, stanco di ricatti e minacce, si è rivolto ai genitori e agli insegnanti, vincendo il pudore e confessando tutto. Gli inquirenti hanno avviato le indagini e in poco tempo sono arrivati ai ‘compagni’ del ragazzino, un gruppo di adolescenti – alcuni minorenni altri maggiorenni –, denunciandoli. Tutto è iniziato nella primavera dello scorso anno, quando il ragazzino minorenne è stato adescato e tratto in inganno da un finto profilo social: dietro a quella che sembrava una dolce ragazza c’era un gruppo di adolesenti, che lo hanno tenuto a lungo sotto scacco. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it
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Il braccio destro di Zelensky: «Non accettiamo il ricatto di alcun ultimatum. Resistiamo, possiamo combattere» Vai su Facebook
Ricatto hard a un minore: Ora paga; Sextortion: come difendersi, i consigli della postale; Sextortion, la truffa del ricatto sessuale sul Web: di cosa si tratta e come difendersi.
Ricatto hard a un minore: "Ora paga" - La polizia del commissariato di Jesi ha avviato le indagini e denunciato un gruppetto di giovanissimi del posto, alcuni dei quali minorenni, ritenuti responsabili di minacce e richieste di denaro via ... Lo riporta msn.com