Mediobanca cade il fortino di Nagel | l’assemblea apre la strada all’arrivo di Mps
Il fortino di Mediobanca è caduto. Ad aprire le porte il voto dei soci che ha il sapore della resa. L’ultima linea difensiva di Alberto Nagel, il manager che sognava di diventare campione del wealth management sposando Banca Generali, si è sbriciolata per volontà  degli azionisti. L’operazione da 6,3 miliardi – lo scambio del 13,2% di Generali in portafoglio a Mediobanca con la totalità delle azioni Banca Generali – non vedrà mai la luce. I numeri dell’assemblea parlano chiaro: i favorevoli si sono fermati a 35% su un totale di presenti del 78%, mentre contrari e astenuti hanno toccato il 42%. Tra i no spicca il 10% del gruppo Caltagirone; tra gli astenuti il 20% di Delfin, il 5% delle casse previdenziali (Enasarco, Enpam, Cassa Forense), il 3% dei grandi fondi come Amundi, Anima e Tages, il 2% di Edizione e un altro 2% di Unicredit. 🔗 Leggi su Panorama.it
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Mediobanca, cade il fortino di Nagel: l’assemblea apre la strada all’arrivo di Mps - Mediobanca, bocciata la fusione con Banca Generali: Nagel perde il fortino e Mps vede la strada spianata. Riporta panorama.it
Mediobanca a palazzo Chigi per l’offerta su Banca Generali - L’operazione proposta da Nagel prevede infatti che Mediobanca paghi il prezzo con le azioni Generali che già possiede (il 13%), per un valore di 6,3 miliardi. Si legge su repubblica.it