I cuochi assunti come lavapiatti i direttori di sala come camerieri | il buco nero dei contratti dei ristoranti a Roma
Un cuoco che firma da lavapiatti. Un direttore di sala che, almeno sulla carta, risulta semplice cameriere. Nel mondo della ristorazione i contratti “pirata” rappresentano un fenomeno diffuso. Secondo le analisi di Confcommercio, un lavoratore su tre, infatti, verrebbe assunto con qualifiche e retribuzioni inferiori rispetto al ruolo effettivamente svolto. Dietro ci sono contratti proposti da organizzazioni minori, paralleli a quello firmato da Fipe (la Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e dalle principali sigle di categoria. Una giungla contrattuale che metterebbe in difficoltà i dipendenti, spesso ignari dei diritti e delle tutele cui potrebbero accedere. 🔗 Leggi su Open.online
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I cuochi mancano nel 62% dei casi, i pasticcieri e gelatai nel 60%, i camerieri nel 55% e i baristi nel 51%: ancora più difficile assumere tecnici della produzione e preparazione alimentare, ne mancano oltre tre su quattro (76%) Vai su Facebook
I cuochi assunti come lavapiatti, i direttori di sala come camerieri: il buco nero dei contratti dei ristoranti a Roma; Ristoranti, contratti pirata: uno su tre non corrisponde alle reali mansioni svolte.