Entrismo fiorentino all’Apple Store in un’ordinaria giornata agostana

Il mio iPhone 8 è morto, non aveva che otto anni. Mi è premorto. La batteria – l’iPhone, quando d’un ultimo battito avrĂ  fatto cadere il muro d’ombra. Non so se valga per l’iPhone una regola come quella (fasulla, pare, ormai tutto è stato smentito) sui cani, che ogni anno loro valga sette dei nostri. Ho provato a dilazionare, “gli sono affezionato”, ho detto al commesso Apple, “ma lo può tenere”, ha detto lui, premuroso. Non intendevo in quel senso. Va be’, la Apple non spaccia vecchi modelli, e relative batterie, prima dei 15 e 16, e dei prodotti ricondizionati non mi fido piĂą. Chiamarlo commesso mi sembra una diminuzione: un magnifico specialista, elegante, sicuro di sĂ©, comprensivo. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it

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