Baudo che ipocrisia il culto postumo
Gentile Dottor Feltri, sono quello che le inviò la foto del paese «Gnocca». Non le scrivo però per quei bei tempi bensì per la esagerata santificazione di Baudo. Guerre, sconvolgimenti di ogni tipo, i telegiornali in toto interamente dedicati a Pippo. Per carità una brava persona ma in fondo un televisionaro «Nazional popolare». È sempre un piacere leggere i suoi pezzi. Grazie. Cesare Gerolimetto Caro Cesare, hai ragione: la santificazione postuma di Pippo Baudo, che in vita era stato ridotto quasi all'oblio, è un esercizio nauseante di ipocrisia collettiva. Da sabato scorso, quando il presentatore è morto, non c'è telegiornale, talk-show o rete televisiva che non abbia trasformato la sua figura in oggetto di un culto ossessivo. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it
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Non un funerale, ma il ritorno a casa di Pippo Baudo. A Militello, tra striscioni sui balconi, applausi e calore, la sua gente lo ha accolto con l’orgoglio di chi ripeteva: «Siamo felici che sia voluto tornare qui». Dentro la chiesa, accanto ai figli e ai volti celebri della Vai su Facebook
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