Chiamò leccaco il capo davanti a un collega per la Cassazione il licenziamento è legittimo
Chiamare “leccaculo” un capo può costare un licenziamento. Legittimo per la corte di Cassazione il provvedimento nei confronti di una dipendente che insultò il superiore davanti ad un collega. Il verdetto, reso noto dal Messaggero, riguarda il caso di una donna di Acireale e risale al 2018. La Suprema corte aveva confermato la sentenza della Corte d’Appello di Catania che avevano qualificato di “notevole gravità ” le condotte della dipendente che si era rivolta al suo superiore utilizzando “un epiteto volgare, in un contesto di dissenso rispetto ad una direttiva impartita, ritenendo tale espressione indice di insubordinazione”. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it
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La violentano davanti al fidanzato. Preso il capo tunisino della gang - Terminato l’abuso, il presunto capo della banda si è allontanato, convinto di averla fatta franca per l'ennesima volta. Secondo ilgiornale.it